Secondo gli accordi presi dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli e Autostrade per l’Italia con le altre concessionarie, sono stati bloccati gli aumenti dei pedaggi autostradali previsti per il 2019.
Contrariamente a quanto dichiarato, sul 90% del territorio italiano, i pedaggi autostradali, di competenza di Autostrade per l’Italia, rimarranno fissi per i prossimi sei mesi. Anche le altre concessionarie del gruppo non prevedono incrementi dei pedaggi autostradali.
Per quanto riguarda le autostrade A24 e A25, la Società Strada dei Parchi, di competenza, ha bloccato gli adeguamenti dei pedaggi autostradali che aveva precedentemente indicato. L'aumento previsto, che era di circa il 19%, è stato bloccato fino a febbraio 2019. Mentre sulla Milano Serravalle gli incrementi sono stati bloccati in seguito ai disagi arrecati agli utilizzatori in fase di interventi di manutenzione straordinaria del viadotto di Rho che hanno causato la chiusura della Tangenziale Ovest di Milano. In questo caso la sospensione prevista si conclude a fine gennaio.
Infine per la A35 Brebemi e la A58 Teem, non sono previsti blocchi agli incrementi ma uno sconto del 20% per tutto il 2019 a favore di automobilisti, autotrasportatori e motociclisti che pagano tramite l’uso del Telepass, valido su tutte le tratte in questione.
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti assegna la colpa dei rincari sul restante 10% delle autostrade al Governo precedente che avrebbe firmato contratti a favore dei gestori come Autostrade Spa. Questi contratti non sono attualmente modificabili.
Il Ministro infine, conferma pedaggi inferiori in futuro grazie a collegamenti diretti con gli effettivi investimenti sostenuti dai gestori.
Quali le autostrade soggette ai rincari?
- Torino-Piacenza-Brescia
- la Torino-Savona
- l'Autocisa
- Savona-Ventimiglia
Il rischio è che i rincari ora sospesi peseranno in futuro, in quanto l'accordo prevede solo una sospensione temporanea.
In generale il ministero delle Infrastrutture e del Trasporto prevede per il 2019 un aumento dello 0,83% dei pedaggi autostradali. Una percentuale di incremento inferiore al 1% si era verificato solo nel 2016 e nel 2017, nelle altre annate, dell'ultimo decennio, l'incremento ha sempre superato un punto percentuale.
Per quanto riguarda Tutor e sanzioni invece..
Mentre i rincari dei pedaggi sono stati bloccati temporaneamente, i Tutor, sulle autostrade italiane, nel 2019 aumenteranno. Il sistema, che era stato bloccato nei mesi precedenti per problemi legali, vede un aumento di nove dispositivi per un totale di 31 tratte coperte in Italia.
Inoltre, a partire dal 1° gennaio 2019 le multe rincareranno. L'impatto in generale non è eccessivo, ad esempio per il divieto di sosta e per il superamento del limite di velocità non oltre i 10 km/h, l'incremento è di un euro rispetto alla tariffa precedente. Gli incrementi maggiori si riscontrano nelle infrazioni come: circolazione dei veicoli privi di assicurazione scaduta da più di un mese o circolazione con veicolo privo di revisione.