Findomestic analizza il settore automotive: in Italia l'automobile è un bene al quale è impossibile rinunciare
Secondo una recente indagine svolta dall'istituto di credito italiano Findomestic, i nostri connazionali non rinunciano all'automobile. Dai dati riportati dalle analisi si evince che almeno sei italiani su dieci considerano la propria vettura un bene indispensabile, al quale non rinuncerebbero per effettuare gli spostamenti.
Cosa rappresenta l'automobile per gli italiani?
Da decenni gli automobilisti italiani hanno instaurato un rapporto quasi "intimo" con i propri veicoli, al punto da indurli a un utilizzo esagerato. Se da una parte è "impossibile" rinunciare all'automobile per gli spostamenti quotidiani per andare al lavoro, prevalentemente quando ci si deve recare in aree non raggiungibili con i mezzi di trasporto pubblici, dall'altra parte è anche vero che la crisi sanitaria che ha colpito l'intera popolazione ha spinto maggiormente tutti a evitare gli assembramenti e di conseguenza ha ridotto l'utilizzo dei mezzi pubblici. Negli ultimi anni il settore automotive ha incrementato notevolmente l'aspetto tecnologico delle nuove vetture, trasformando il concetto di automobile da bene utile per il trasporto di persone a un vero e proprio progetto curato nei minimi dettagli per soddisfare le esigenze di tutti gli automobilisti.
L'automobile del futuro: avanguardista e tecnologica
Come appena affermato, negli ultimi anni il concetto di automobile ha subito un drastico cambiamento. Le case automobilistiche di tutto il mondo hanno deciso di prestare maggiore attenzione a design innovativo, rispetto dell'ambiente, risparmio di carburante e comfort alla guida. L'indagine Findomestic che ha interessato il mondo automobilistico ha puntato i riflettori in Italia, Giappone, Cina, Turchia, Sudafrica e gran parte dei Paesi Europei, evidenziando in ogni luogo che gli automobilisti desiderano possedere e guidare un'automobile progettata per rispettare l'ambiente, garantire un risparmio in termini di consumo di carburante e rendere il viaggio confortevole.
Trasporto sostenibile si o no
Nonostante gran parte degli intervistati confermi la voglia di salvaguardare il Pianeta e accusi l'elevata concentrazione di vetture sulle strade urbane un problema per l'inquinamento ambientale, gli stessi non riescono a rinunciare all'utilizzo della vettura personale a favore di un trasporto pubblico e sostenibile. L'indagine Findomestic ha evidenziato un dato allarmante: circa il 90% degli intervistati vive una vera e propria "dipendenza" nei confronti dell'automobile. Una speranza per un futuro più green è data dalla raccolta di affermazioni di soggetti che per circa l'88% desiderano incrementare l'uso di mezzi di trasporto elettrici all'interno dell'area urbana (monopattini elettrici, biciclette a pedalata assistita e in alcuni casi anche autovetture full electric).
Mercato automobilistico
Secondo l'indagine Findomestic quasi l'80% degli italiani intervistati avrebbe affermato di essere in procinto di acquistare una nuova vettura, preferibilmente realizzata in Italia. Un vasto pubblico ha dichiarato di essere interessato all'acquisto di una vettura elettrica, mentre il 40% ha affermato di desiderare un'automobile ibrida. Il mercato automobilistico non sembra soffrire particolarmente in seguito alla crisi sanitaria, poiché la popolazione considera l'auto un bene indispensabile, mettendola al secondo posto subito dopo la casa.
Indagine Findomestic: il concetto di automobile fuori dai confini italiani
L'indagine Findomestic sul rapporto automobilista/vettura personale ha interessato anche gli automobilisti nel resto del mondo. Circa il 25% degli intervistati europei ha affermato di avere una vera e propria passione per il settore automotive. Circa l'80% dei soggetti intervistati ha confermato il desiderio di avvalersi di soluzioni innovative e sostenibili per i trasporti quotidiani, nonostante l'automobile sia ancora oggi considerata un bene fondamentale per gli impegni di tutti i giorni.
L'automobile del futuro è elettrica
Il concetto di auto elettrica non è una novità dell'ultimo decennio, poiché prima dell'esordio della piccola Smart a due posti era stata progettata una vettura di piccole dimensioni alimentata elettricamente e destinata all'uso prettamente urbano. Gli elevati costi di produzione e la popolazione ancora non pronta a questa rivoluzione hanno rimandato di qualche anno la costruzione di vetture elettriche.